Chiesa SS. Sacramento - Suore del Getsemani

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Chiesa SS. Sacramento

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La Chiesa adiacente al Convento delle Suore del Getsemani, dedicata al SS. Sacramento, viene realizzata alcuni anni dopo  la morte del Servo di Dio Padre Manzella, con la posa della prima pietra il 23 novembre 1940, e ultimata nel 1959. All’interno, la chiesa si caratterizza per la presenza di un prestigioso e vasto mosaico nella parete absidale dell’altare  maggiore e per la Via Crucis sulle pareti laterali della navata.



interno della Chiesa del SS. Sacramento

Il mosaico rievoca la Gloria dell’Eucarestia nel segno aureo e luminoso del  SS. Sacramento, in una corona di angeli che circondano il simulacro e l’immagine della Croce,  esaltano l’invocazione col celebre  motto di San Tommaso d’Aquino "ADORO TE DEVOTE LAUTES DEITAS" (Ti adoro devotamente o Divinità nascosta).
Ai lati della composizione i due grandi pontefici cui si deve un particolare interesse per l’Eucarestia.
Urbano IV che istituì la festa del CORPUS DOMINI, in seguito al miracolo di Bolsena  e ha indetto il primo Congresso Eucaristico in onore del SS. Sacramento.
San Pio X che volle che anche i bambini fossero ammessi a ricevere il Sacramento dell’Eucarestia, mentre prima la potevano fare solo dopo i 12 anni o 13; a fianco dei pontefici si stagliano maestosi ed umili le figure di:
San Tommaso d’Aquino il grande lirico dell’Eucarestia, il poeta supremo del grande dogma della fede; ha scritto tantissimo sull’Eucarestia.
San Pasquale Bajlon, apostolo francescano della propaganda eucaristica fra la gioventù negli anni di più sensibile formazione spirituale. È patrono  dei Congressi Eucaristici.
Un gruppo di bambini conclude il racconto ai piedi della Croce, quasi partecipi al sacro impegno.

Il mosaico è ricco di contenuti che sono espressi simbolicamente:
la grande Ostia, sproporzionata geometricamente, sembra voler comunicare il grande  Mistero in Essa racchiuso, così da coinvolgere e interpellare il fedele che si sente invitato ad adorare, ringraziare del grande dono che il Signore ha voluto lasciarci nel Mistero Eucaristico.
nella parte superiore della Croce emerge una Raggiera, eseguita tutta a tessere dorate che esprime un significato simbolico: la Sovranità di Cristo che trionfa sulla Croce di cui la Santa Eucaristia è il testamento perenne della  Sua presenza in mezzo a noi.


La Via Crucis, dello stesso artista, decorre lungo le pareti laterali, descrivendo con immagini semplici e lineari, il mistero della passione e morte di Cristo. 

Nella parte inferiore della Chiesa si trova la cripta:
al centro la tomba del Servo di Dio Padre Manzella, visitata quotidianamente  da numerosi fedeli che invocano grazie;
ai lati, due piccole cappelle, di cui una posta di fronte alla tomba, accoglie le spoglie mortali della cofondatrice Madre Angela Marongiu, la seconda adiacente a questa conserva gli oggetti personali del Servo di Dio.

Nella parte superiore la Chiesa si affaccia internamente, tramite una balaustra, sulla cappellina  del Convento in cui si può ammirare, lateralmente, un quadro di vaste dimensioni rappresentante l’Immacolata Concezione, dipinto dal Servo di Dio Padre Manzella.




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